Il pacchetto da 700 miliardi di dollari, ulteriormente arricchito da emendamenti a difesa della middle class, passa venerdì all'esame della Camera che lunedì aveva messo al tappeto il progetto ideato da Paulson per dare ossigeno alle banche di Wall Street.
IL PROVVEDIMENTO PASSA ALLA CAMERA - «Ora anche la Camera deve votare a favore», ha detto il presidente George W. Bush secondo, cui le modifiche apportate al testo rendono digeribile il piano sia a repubblicani che democratici. Hanno approvato il piano senatori di entrambi i partiti, tra i quali i candidati presidenziali Barack Obama e John McCain. La presenza in aula dei due senatori che si battono per ereditare le chiavi della Casa Bianca il 4 novembre ha aggiunto peso al momento del voto. Obama a un certo punto ha attraversato l'aula per stringere la mano al rivale McCain, ma il suo gesto è stato accolto con molta freddezza. McCain non ha fatto dichiarazioni di voto. Obama ha parlato per 13 minuti incitando ad approvare il piano che stanzia 700 miliardi di dollari per liberare dai mutui tossici i bilanci delle società di Wall Street ridando fiducia ai mercati e riaprendo il rubinetto del credito. Alla Camera leader di entrambi i partiti si sono detti fiduciosi che il piano possa passare con gli emendamenti introdotti al Senato: tra questi i 150 miliardi di dollari di sgravi fiscali per contribuenti e piccole imprese: potrebbero bastare a ripescare la dozzina di voti che lunedì avevano messo al tappeto il piano Paulson.
fonte: corriere.it
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