Lo comunica il IV rapporto dell'Agenzia per la protezione dell'ambiente (Apat) sulla qualità dell'ambiente urbano presentato oggi a Roma, che dedica uno specifico focus proprio alla natura in città, nella sua componente vegetale come in quella della biodiversità animale.
Aree verdi. Come percentuali di incremento, subito dopo Napoli si piazza Cagliari, con una crescita dell'8% e Torino col 5,6%. Ma è Cagliari la città con la più alta percentuale di verde pubblico, pari al 53% della superficie cittadina, seguita da Verona con il 45,6% e Palermo con il 33,9%, secondo le rilevazioni all'anno 2006. All'estremo opposto della classifica ci sono Taranto, Foggia, Messina, Bari e Reggio Calabria. Negli ultimi sette anni la disponibilità per abitante è aumentata di 23 metri quadrati a Napoli (da 5 a 28 m2), anche se Verona è la città che ne ha di più in assoluto, con 363 m2 a persona, seguita da Cagliari con 282 m2.
Smog e auto. Dati positivi anche per lo smog: le emissioni totali di polveri sottili (PM10) diminuiscono in tutte le città rispetto al 2000, dal -4% di Taranto al -67% di Brescia. In particolare, il contributo del settore "trasporti su strada", pur rimanendo la principale fonte di emissioni nella maggior parte delle città, ha registrato decrementi significativi: dal 29% di Prato all'82% di Brescia. La qualità dell'aria rimane però critica: il trasporto su strada è il principale fattore di inquinamento in 19 delle 24 città considerate. E se il numero di auto cresce soprattutto al Sud, a Roma rimane il primato per il numero di veicoli: 699 ogni mille abitanti, dato tuttavia in calo del 4,5 per cento rispetto all'ultimo anno. Aumentano però le vetture a basse emissioni, con le Euro4 che superano il 10% in tutte le città e che a Roma sono aumentate del 129 per cento negli ultimi sei anni.
Rifiuti. Cresce anche in tutta Italia il problema dei rifiuti, con una produzione in aumento tra il 2002 ed il 2006 del 5,1 per cento nelle grandi città contro una media nazionale ancora più alta, all'8,9 per cento. Un dato quello delle grandi città che si spiega, secondo l'Apat, con la diminuzione della popolazione in questi centri. Sul fronte raccolta differenziata, il risultato migliore è quello di Padova che, nel 2006, ha raggiunto il 39%, seguita da Torino col 36,7%, Brescia col 35,8% e Prato col 35,3%; restano sotto il 10% città come Cagliari, Napoli, Catania e Messina.
fonte: repubblica.it
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