BORSE - La debolezza del dollaro è dovuta anche alla convinzione dei mercati che la crisi finanziaria negli Usa accesa dalla vicenda dei mutui subprime, porterà inevitabilmente ad una recessione dell'economia americana destinata ad estendersi a livello mondiale.
In chiusura infatti l'indice Nikkei è piombato a quota 12.433,44, dopo aver bruciato addirittura 427,69 punti: si tratta del peggiore risultato dal 31 agosto 2005, e in precedenza le perdite erano arrivate a sfiorare i 500 punti, vale a dire il 4%. Hong Kong scivola del 3,9%. Giù del 2,57% Shanghai. Taiwan perde il 2,66% e Seul cede del 2,6%. Tra i titoli maggiormente penalizzati quelli delle compagnie aeree che soffrono il prezzo del petrolio, con il barile che ormai viaggia sui 110 dollari. Qantas Airways ha lasciato sul terreno il 4,2% alla Borsa di Sidney e la Korean Air Lines l'8,3%. Male anche Cathay Pacific (-5,1%).
GIU' ANCHE LE PIAZZE EUROPEE - Partenza in forte calo anche per le principali Borse europee. A Londra l'indice Ftse 100 scende dell'1,73% a 5.676,60 punti. A Milano il Mibtel arretra dell'1,2% a 24.527 punti. A Francoforte il Dax cede dell'1,06% a 6.529 punti e a Parigi il Cac 40 è in ribasso dell'1,83% a 4.610,9 punti. Giù dell0 0,82% a 7.182 punti lo Smi di Zurigo.
fonte: corriere.it
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