I numeri della Trimestrale di cassa, ovvero del bilancio reale dei conti pubblici nell'ultimo trimestre disponibile, sono stati appena diffusi e fanno già discutere. Erano attesi, perchè dovrebbero indicare l'ammontare dell'extragettito, ovvero il famoso «tesoretto». Ma il peggioramento della situazione internazionale e interna ha avuto effetti negativi e le stime positive di qualche tempo fa saranno smentite.
NUOVE PREVISIONI - Questo è almeno quanto emerge dalle valutazioni che guardano al futuro secondo le quali il Pil sarà in ribasso nel 2008 di quasi un punto percentuale, e compreso tra lo 0,6 e lo 0,8% la previsione di un 1,5%. L'inflazione è invece in aumento, con una revisione al rialzo delle stime fino al 2,5%-2,6%. Anche il rapporto deficit/Pil inevitabilmente viene rivisto al ribasso (2,4%). Padoa-Schioppa ribadisce che l'obiettivo resta quello del pareggio di bilancio nel 2011, ritenuto ancora possibile ma le condizioni per raggiungerlo saranno più dure. Anche per l’avanzo primario la previsione scende al 2,6% nel 2008 (invece del 3,1) ma l'indicazione per gli anni a seguire e di una nuova crescita (3,1% nel 2010 e al 3,4% nel 2011). Ovviamente le previsioni riflettono i piani e le politiche dell'attuale governo. Poterli rispettare dipenderà dalle politiche che il nuovo governo adotterà. Non è detto che segua la via del «rigore» su cui insiste ancora adesso il ministro dell'Economia.
«IL RISANAMENTO E' SOLIDO» - La revisione delle cifre ( sono «stime prudenti» dice Padoa -Schioppa) non toglie, secondo il ministro, elementi positivi nei risultati raggiunti.Anzi. «Nel 2006 e nel 2007 - spiega - i conti pubblici si sono chiusi in maniera più favorevole del previsto. È il risultato di una politica economica che ha rifiutato la logica dei due tempi (prima risanare, poi sviluppare) e ha perseguito con lo stesso respiro un triplice obiettivo: crescita, risanamento, equitá. I due anni di rigorosa azione sui conti pubblici del governo Prodi hanno registrato il venir meno delle misure una tantum e di operazioni straordinarie, e hanno creato le condizioni affinchè l'Italia esca, nel mese di maggio, dalla procedura europea per deficit eccessivo in cui era entrata nella legislatura precedente». Padoa-Schioppa, rileva quindi che «a fronte di un significativo rallentamento della congiuntura nel 2008, l'andamento del deficit evidenzia solo un lieve peggioramento. Questo significa che il risanamento dei conti pubblici realizzato dal governo Prodi è solido, destinato a durare e che il pareggio di bilancio per il 2011 resta un traguardo a portata di mano».
fonte: corriere.it
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