Il consiglio dei ministri ha approvato il decreto legislativo sulla sicurezza sul lavoro. Il provvedimento, che attua la legge delega 123 dell'agosto scorso, dovrà ora ricevere il parere delle commissioni parlamentari competenti e della Conferenza Stato-Regioni, per poi tornare in Cdm per l'approvazione definitiva.
In una conferenza stampa tenuta al termine della riunione dell'esecutivo, il premier Romano Prodi ha assicurato che "questo decreto non ha intenti punitivi, non mette nel mirino le imprese ma mette al centro la tutela della persona umana e il suo diritto a un lavoro il più sicuro possibile".
Non bisogna fare "polemiche o contrapposizioni perché queste sono un'offesa nei confronti di tutti e soprattutto verso i lavoratori".
È un testo unico che si attendeva "da 30 anni". Ora il provvedimento passerà alle commissioni parlamentari e alla Conferenza Stato-regioni per il parere.
"Confido in un parere positivo delle commissioni, per poi tornare in Consiglio dei Ministri ed approvare definitivamente il dlgs".
Il ministro della Giustizia Luigi Scotti ha spiegato che la pena massima prevista dalla nuova normativa è "l'arresto fino a 18 mesi".
Montezemolo: il decreto sulle morti bianche non salva vite umane
Il presidente degli industriali, Luca Cordero di Montezemolo, ha detto che "inasprendo le pene e basta non si salvano vite. Vite preziose, che noi consideriamo il primo valore in azienda. Bisogna prevenire. L'impianto è tutto spostato sulle sanzioni e non sulle regole. Servono formazione, prevenzione, controlli e lotte a sommerso e lavoro nero".
"Si rischia l'ultimo atto di una sinistra anti-industriale e demagogica. Bisogna uscire da questo clima nel quale si sta facendo largo e non si capisce perché con questa urgenza, un inasprimento delle sanzioni che poco o nulla hanno a che vedere con politiche attive, di prevenzione e di formazione".
Il responsabile per le relazioni industriali di Confindustria, Giorgio Usai, conferma: "Il nostro giudizio è di insoddisfazione: si è persa una buona occasione per dare un ottimo servizio allo Stato".
Le sanzioni sono comminate "in modo indifferenziato: non c'è un giusto equilibrio tra mancanze gravi e carenze formali o documentali".
Di tutt'altro avviso i sindacati che invece sostengono il provvedimento del governo. Paola Agnello Modica, segretario confederale della Cgil, soddisfatta: "Finalmente va in Consiglio dei ministri.?Abbiamo apprezzato il lavoro di confronto in questi ultimi mesi".
"È positivo aver portato a casa il decreto - ha spiegato Paolo Carcassi, segretario confederale della Uil - aumentano le tutele per le persone e il coordinamento istituzionale sulla vigilanza sulla sicurezza del lavoro". Per la Cisl, "è stato un accordo positivo che aumenta l'impegno sul tema di sicurezza sul lavoro".
fonte: ambiente.it
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lunedì 10 marzo 2008
VARATO DECRETO SULLA SICUREZZA SUL LAVORO
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