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Lei si era data fuoco, contro una sua decisione, dieci giorni fa a Giugliano. Lui, chiuso quel sito di ecoballe che aveva acceso la miccia e la benzina, va a trovarla in ospedale per convincerla almeno a ricominciare a mangiare. E ci riesce. L'incontro fra la pasionaria Lucia De Cicco e il superpoliziotto Gianni De Gennaro è avvenuto ieri al Cardarelli, nel centro dei Grandi ustionati. Dopo che Gianfranco Fini ha detto a Salerno che Antonio Bassolino ha l'obbligo morale di dimettersi; e mentre la città soffriva per la partita Napoli-Roma. Il commissario per l'emergenza rifiuti sceglie il momento per non dare nell'occhio - così spiega a chi gli apre la porta incredulo - e per ricucire un piccolo tratto di quella estesa frattura che si è aperta, fra la società civile e le istituzioni, sull'immondizia. Un gesto "molto apprezzato", tassello riuscito della missione: la donna, 46 anni, qualche bruciatura al volto, in buone condizioni, interromperà almeno lo sciopero della fame. A Napoli, però, rimangono a terra 2.200 tonnellate di rifiuti - le previsioni della Asia erano di scendere sotto quota duemila invece - e gli impianti di Cdr sono fermi. Si teme, inoltre, per i prossimi giorni, proprio l'impatto della chiusura del sito giuglianese di Taverna del Re, che il commissariato fece riaprire 10 giorni fa per alleggerire gli impianti di Cdr, saturi appunto di ecoballe. Una settimana cruciale potrebbe aprirsi, oggi, per le trattative con i tedeschi, che dovrebbero presentare le offerte per smaltire 180mila tonnellate di rifiuti campani. Intanto, è segnata anche dai politici la domenica di campagna elettorale: il presidente della Regione Antonio Bassolino, sull'Unità, assicura che in Campania si può vincere. Anche le regionali del 2005 erano "in salita", in piena emergenza rifiuti: non è detto che questa sia la peggiore, anche se certamente lo è sul piano mediatico. A Salerno, va alla carica il leader di An Gianfranco Fini: «Bassolino è un esponente del Pd e Veltroni non può dimenticarselo e non può cavarsela come Crozza, dicendo deve governare ma anche valutare se dimettersi. Bassolino doveva sentire la necessità di dimettersi e non doveva aspettare che fossero altri a prospettare la gravità della situazione in Campania». Il rinvio a giudizio non c'entra, aggiunge: «Quando si condanna la Regione che si guida a doversi giustificare in ogni parte del mondo, allora si deve avere il coraggio di assumersi la propria responsabilità ed avvertire l'esigenza di dimettersi senza aspettare che intervengano altri». L'ultima offensiva alla gestione di Bassolino l'ha data in serata la trasmissione di Rai3 Report di Milena Gabanelli. Il giornalista Bernardo Iovene ha girato la Regione per raccontare la situazione delle bonifiche degli oltre duemila siti inquinati, concentrati soprattutto fra Napoli e Caserta. Durante la gestione del commissario alle bonifiche Bassolino, terminata un mese fa, non se n'è vista nemmeno una realizzata. fonte: lanuovaecologia.it |
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lunedì 10 marzo 2008
Il commissario, la pasionaria e la crisi
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