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Non si allenta la morsa dell'emergenza rifiuti in Campania mentre rimane alta la tensione sul fronte delle proteste. Solo lungo le strade del capuluogo giacciono a terra oltre 3.800 tonnellate di spazzatura. I tecnici dell'Asia, l'Azienda speciale igiene ambientale del Comune, sono riusciti a portare agli impianti ex Cdr oltre alla produzione quotidiana tra le 200 e le 300 tonnellate di arretrato. Gli impianti hanno girato a pieno regime: solo in quello di Pianodardine, in provincia di Avellino, si sono registrati dei rallentamenti. Ieri la Rappresentante dell'Italia a Bruxelles, presso la Ue, ha inoltrato alla Commissione europea la risposta delle competenti autorità italiane, Commissariato straordinario e Regione Campania, al parere motivato sulla procedura di infrazione relativa all'emergenza rifiuti. La posta in gioco è elevata: si tratta infatti di dimostrare agli uffici del commissario europeo all'Ambiente Stavros Dimas che si sta facendo il necessario per risolvere la crisi e creare una soluzione a medio e a lungo termine compatibile con la normativa europea in materia di tutela della salute e dell'ambiente. Nel frattempo non si placa la polemica sull'ordinanza del presidente del Consiglio dei ministri, Romano Prodi, con la quale si dà il via libera alla distruzione delle ecoballe non a norma nel costruendo termovalorizzatore di Acerra. La giunta comunale ha deliberato l'impugnazione dinanzi al Tar del Lazio. La Regione Campania, intanto, ha deciso di stanziare 75 milioni di euro per la costruzione del termovalorizzatore da realizzare in Campania, che sarà costruito a Salerno. Il sindaco Vincenzo De Luca ha garantito che il cantiere sarà aperto entro il prossimo settembre. E proseguono anche le proteste a Giugliano (Napoli) dove dopo una ulteriore proroga resta in attività fino a sabato prossimo il sito di stoccaggio delle ecoballe di Taverna del Re. I manifestanti hanno inscenato un sit-in davanti all'ospedale "Cardarelli" di Napoli dove è ricoverata la donna, Lucia Di Ciccio, che la scorsa settimana si é data alle fiamme per protesta e che ora sta facendo lo sciopero della fame. fonte: lanuovaecologia.it |
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mercoledì 5 marzo 2008
Rifiuti, corsa per liberare Napoli
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