Sostanze tossiche nel fiume Ticino

Il Corpo forestale ha rinvenuto sostanze chimiche tossiche in un tratto presso il Comune di Morimondo (Mi), in alcuni canali del pavese e presso un complesso industriale. Il Parco: «Avevamo informato cittadini e autorità»/ Aviano, falla nell'oleodotto

Cadmio, nichel, piombo, manganese, ferro e altre sostanze chimiche definite altamente tossiche sono state trovate in un tratto del fiume Ticino presso il Comune di Morimondo (Milano), in alcuni canali irrigui in provincia di Pavia e nelle acque di un complesso industriale in provincia di Milano. Lo ha reso noto ieri la Polizia ambientale e Forestale del Corpo forestale dello Stato sulla base di quanto emerso dalle analisi effettuate dal Laboratorio Mobile per le Indagini Scientifiche sull'ambiente del Nucleo Investigativo Centrale. Gli accertamenti scientifici sono stati eseguiti nell'ambito di una operazione di polizia ambientale. I risultati delle analisi sono stati immediatamente riferiti all'autorità giudiziaria oltre che alle autorità sanitarie e locali competenti per eventuali misure preventive da disporre in merito all'utilizzo delle acque del sito interessato. Dagli accertamenti l'inquinamento sarebbe stato causato dagli scarichi di alcune ditte, industriali e zootecniche, che operano nella zona. «Il parco del Ticino è da sempre cosciente e ha sempre informato la popolazione e gli enti competenti delle situazioni di criticità riguardanti la qualità delle acque del fiume, anche in relazione ai parametri microbiologici e biologici». Il Consorzio Parco Lombardo della Valle del Ticino ha commentato così i risultati degli accertamenti scientifici. «Per quanto riguarda i metalli pesanti (come cadmio, cromo esavalente e piombo) - precisa il Consorzio in un comunicato - il Parco non ha ritenuto di inserirli nel programma di caratterizzazione del fiume in quanto le analisi effettuate abitualmente dall'Arpa non hanno mai messo in evidenza concentrazioni preoccupanti di metalli nel Ticino». «Negli ultimi anni - prosegue la nota - sono invece peggiorati i parametri che misurano l'inquinamento microbiologico e hanno determinato la non balneabilità del fiume lungo l'intera asta». Situazione "abbastanza buona", invece, in fatto di parametri biologici (quelli che rappresentano l'indice della qualità complessiva del fiume), anche se, sempre negli ultimi anni, anche questi valori «hanno mostrato un progressivo degrado a causa della siccità e della drastica riduzione della portata d'acqua». fonte: lanuovaecologia.it