Gli eventi delle ultime settimane lasciano sgomenti per la rapidità dell'evoluzione sociale e ambientale del nostro pianeta. Qualche anno pubblicammo un articolo in cui si riportava il rischio di scioglimento dei ghiacci del Polo Nord entro il 2050. L'articolo fu definito catastrofista. A posteriori possiamo invero dire che quell'articolo fu troppo ottimista. Per la prima volta nel 2008 i ghiacci perenni si sono completamente sciolti, facendo esultare chi intravede possibili nuove rotte commerciali (a nostro giudizio folli... scusate ma questo è quello che pensiamo) e chi si preoccupa delle conseguenze dello scioglimento dei ghiacci eterni per la possibile fuoriuscita in atmosfera del gas metano imprigionato per millenni con ulteriore aggravarsi dell'effetto serra e del surriscaldamento climatico.
Il fallimento di Kyoto
Il protocollo di Kyoto è stato definito il primo grande progetto coordinato dell'uomo per contrastare il global warming. E' vero. Va tuttavia detto che il suo intento è fallito. Alcuni paesi come gli Stati Uniti non hanno mai sottoscritto l'accordo, altri hanno sottoscritto l'accordo in grande ritardo. Il Protocollo di Kyoto è ormai prossimo ad esaurire ogni effetto (scade nel 2012) e nel futuro non si prospetta all'orizzonte nessun accordo di Kyoto II.
Il crollo del sistema finanziario
Se finora l'uomo non si è preoccupato del clima e dell'ambiente, è poco probabile che lo faccia in futuro. L'attuale crisi finanziaria generata da mutui subprime americani ha scoperchiato un pentolone ben più grande. L'intero sistema finanziario ha dimostrato d'essere sovrastimato rispetto all'economia reale ed a pagare non saranno gli speculatori e i top manager che l'anno causata bensì i piccoli risparmiatori e i titolari di depositi bancari, nonché i lavoratori che perderanno il posto a causa della conseguente recessione economica. I grandi del mondo si incontrano, parlano, e dopo decenni di discorsi teorici sull'Europa unita e sulla globalizzazione, l'unico punto che sembra trovare tutto d'accordo è il classico motto 'ognuno per sé e Dio per tutti'.
Il nuovo medioevo tecnologico
Il clima cambia, il petrolio si esaurisce, il sistema finanziario crolla, le energie rinnovabili non sono agevolate, un ricercatore scientifico lavora senza mezzi e guadagna al pari di un operaio, ii depositi bancari non sono garantiti, un mammifero su quattro è a rischio estinzione, i paesi democratici vanno in crisi mentre quelli autoritari hanno crescite a due zeri, il prezzo del pane aumenta, la fame nel mondo si aggrava e l'acqua diventa sempre più scarsa... Potremmo continuare ma preferiamo fermarci qui. E' più che sufficiente per fotografare i nostri tempi e tirare le conclusioni.
fonte: ecoage.it
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